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Alberoni, Francesco.

Sociologo italiano. Laureatosi in Medicina a Pavia, studiò psicoanalisi e statistica. Libero docente di Psicologia all'Università Cattolica di Milano (1960), professore aggiunto di Sociologia (1961) e professore ordinario di Sociologia (1964) presso lo stesso ateneo, rettore dell'università di Trento (1968-70), professore all'università di Losanna e di Catania, nel 1978 ritornò a Milano, dove esercitò all'Università Statale e, dal 1998 al 2001, fu rettore dell'Università IULM. Si rese famoso agli inizi degli anni Settanta con una serie di scritti sul "Corriere della Sera" in cui sosteneva che il solo modo in cui la società italiana poteva rinnovarsi era quello di accettare la sfida dei movimenti collettivi. Studioso dei fenomeni di massa contemporanei, scrisse una serie di saggi relativi al divismo (L'èlite senza potere, 1963), alla società dei consumi (Consumi e società, 1964) e alle migrazioni interne. Si dedicò poi ai movimenti collettivi (Movimento e Istituzione, 1977) e ai sentimenti umani (Innamoramento e amore, 1979; L'amicizia, 1984; L'erotismo, 1986; Genesi, 1989; Gli invidiosi, 1990; Il volo nuziale, 1992; Valori, 1993; L'ottimismo, 1994; Ti amo, 1996; Il primo amore, 1997; Abbiate coraggio, 1998; La speranza, 2000; L'arte del comando, 2002; Il mistero dell'innamoramento, 2003; Sesso e amore, 2005) (n. Piacenza 1929).